Cardiochirurgia Mininvasiva
Solo vantaggi!
Negli ultimi anni i progressi della cardiochirurgia sono stati molto importanti. Ciò è dovuto a diversi fattori come il miglioramento della diagnostica preoperatoria, delle tecniche anestesiologiche, delle conoscenze di terapia intensiva e la messa a punto di tecniche chirurgiche sempre meno invasive, grazie anche alla costante innovazione tecnologica nel settore dei dispositivi medicali.
Ciò ha reso possibile poter operare pazienti sempre più anziani e con patologie associate, con risultati che un tempo non erano nemmeno immaginabili.
La cardiochirurgia mininvasiva è una chirurgia fatta con piccole incisioni, atta ad evitare la sternotomia, cioè l'apertura completa del torace, o in caso di trattamento della coronaropatia, senza l'impiego di circolazione extra-corporea.
I vantaggi della chirurgia mini invasiva, rispetto ad un intervento tradizionale in sternotomia, sono molteplici:
I vantaggi della chirurgia mini invasiva, rispetto ad un intervento tradizionale in sternotomia, sono molteplici:
- Riduzione del trauma chirurgico
- Minori perdite ematiche con bassissima incidenza di trasfusioni
- Minor dolore e minor stress
- Miglioramento della funzionalità respiratoria
- Precoce mobilizzazione con degenze ospedaliere ridotte
- Recupero più rapido e ripresa della vita normale (anche lavorativa) molto più veloce
- Ottimo risultato estetico
- Facilita eventuali reinterventi in futuro
- Risultati clinici a medio e lungo termine equivalenti
La chirurgia mininvasiva, mediante piccole incisioni sul torace, può essere eseguita nelle seguenti patologie:
- Valvulopatie aortiche
- Valvulopatie mitraliche
- Valvulopatie tricuspidaliche
- Aneurismi dell’aorta ascendente
- Malattia coronarica, compreso prelievo endoscopico della safena
- Reinterventi
- Difetti congeniti del cuore
- Cardiomiopatia ipertrofica
- Tumori cardiaci (mixomi)
- Aritmie cardiache (fibrillazione atriale)
Con un approccio mininvasivo è inoltre possibile trattare, attraverso la stessa incisione, più valvole contemporaneamente (ad esempio aortica e mitrale); inoltre è possibile trattare patologie valvolari associate a coronaropatia con tecnica ibrida (chirurgia mini invasiva per correggere il difetto valvolare e angioplastica coronarica con tecnica percutanea).