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Un anno fa dopo una serie di controlli di routine, mi veniva riscontrata un’insufficienza alla valvola aortica abbastanza importante, o severa per usare un aggettivo di matrice medica, e mi veniva detto che dovevo sottopormi ad un intervento a cuore aperto.  Non avevo alcun sintomo fino a quel momento, forse anche per la mia vita di sportivo e non fumatore; ma anche questo era un problema, perchè se non avessi fatto controlli periodici probabilmente le cose sarebbero andate diversamente. Dopo quella notizia ho iniziato a sentirmi davvero malato e la mia mente ha guidato questo nuovo status di patologia, affliggendo con sè tutto il corpo. Ho così iniziato il mio peregrinaggio in lungo e largo per l’Italia, chiedendo diversi pareri e conoscendo i diversi cardiochirurghi dei maggiori ospedali italiani.  Ma la mia mente continuava ad ammalare il mio fisico, finchè per una fortuita conversazione con un mio caro amico, mi venne fatto il nome del Professore Glauber. Sin dal primo incontro, su di un cellulare in conversazione video, ho colto la sensazione di avere trovato una Persona prima ancora che un Professionista. Una Persona che ha dapprima cercato di capire come stessi piuttosto che indicarmi l’approccio chirurgico. Una Persona che ha raccolto le mie profonde paure e le ha non trasformate, ma semplicemente accompagnate con il suo garbo ed umanità. Il giorno del mio compleanno, anche qui per una combinazione di eventi,  con un giorno d’anticipo, venivo operato. Dopo l’intervento, il Professore Glauber mi ha accompagnato in diversi momenti del post operatorio con la Sua Presenza e la Sua Umanità. La mia solitudine nella paura era stata accompagnata ad accettarsi dapprima, a mutare pelle in consapevole speranza dopo.  Un plauso anche al Suo staff operatorio, ospedaliero ed infermieristico, che nel suo reparto si muove in un sincrono davvero inusuale per le realtà cui siamo tristemente abituati.
Così il Professore Glauber ha guarito la mia mente, ancora prima del corpo.